One Punch Man: A Hero Nobody Knows – Pro e Contro

Photo by Matt Popovich on Unsplash

Il 28 febbraio il nuovissimo videogioco di One Punch Man verrà rilasciato per PlayStation 4, Xbox One e PC. Scopriamo in anteprima uno dei videogiochi più attesi del 2020.

One Punch Man non è nuovo a trasposizioni videoludiche. Nel 2019 Oasis Game ha dato alla luce  One Punch Man: Road to Hero, il videogioco ufficiale dell’anime indirizzato ai dispositivi mobili iOS e Android.  Si tratta di un RPG a turni basato sulle carte.

One Punch Man: A Hero Nobody Knows è invece opera di Bandai Namco. Il progetto è stato sviluppato da Spike Chunsoft (azienda giapponese di videogiochi), gli autori di Jump Force e ONE PIECE: Burning Blood, per le piattaforme PS4, Xbox One e PC.

Per darvi un’idea del tipo di gioco, si tratta di un classico fighting game o picchiaduro.

Il trailer ufficiale di One Punch Man: A Hero Nobody Knows ha come canzone di accompagnamento Freaking Out! di JAM Project. Si tratta di una super band giapponese che ha storicamente fatto la maggior parte delle principali canzoni di apertura di una varietà di anime di successo. JAM Project è stato anche coinvolto nella creazione di The Hero!, la sigla dell’anime di One Punch Man.

One-Punch Man è un manga scritto da One e disegnato da Yusuke Murata sulla rivista Weekly Young Jump (Shueisha). Con 125 capitoli pubblicati, i primi 101 sono raccolti in 21 volumetti. In Italia, il manga è edito da Planet Manga con 18 volumi pubblicati.

Il manga ha ispirato due serie animate. La prima è stata trasmessa nel 2015 in Giappone per 12 episodi e visibile con sottotitoli in italiano, legalmente e gratuitamente su VVVVID (Dynit), mentre la seconda è andata in onda nel 2019 sempre per 12 episodi totali e con le stesse modalità di visione della prima. Attualmente l’anime accorpa 24 episodi ed è visibile su Netflix.

Se siete già preparati sull’anime e le mirabolanti imprese di Mantello Pelato, passiamo ad analizzare il videogioco. 

ONE PUNCH MAN: A HERO NOBODY KNOWS: PRO E CONTRO

Abbiamo confrontato le recensioni dei partecipanti alla closed beta di One Punch Man: A Hero Nobody Know e analizzato i pro e i contro che ne emergono.

Innanzitutto la beta ha messo a disposizione agli utenti una modalità Tutorial essenziale per apprendere i comandi di battaglia fondamentali. Una volta giunti nel salone spartano adibito ad HUB, hanno preso subito dimestichezza con una mappatura dei comandi  semplice e intuitiva.

I vari combattenti disponevano dei classici attacchi leggeri e pesanti da concatenare per creare combo devastanti, prese, lanci dal basso o dall’alto, vari attacchi speciali che consumavano cariche di energia e un cambio di modalità che, in base al personaggio controllato, poteva terminare con uno spettacolare colpo mortale.

Se a queste opzioni aggiungiamo poi una serie di schivate e di scatti per muoversi liberamente nella mappa tridimensionale, il risultato finale assume un sapore familiare. I giocatori, infatti, hanno notato come l’innesto sia riuscito solo in parte, poiché nonostante i prestiti da altri picchiaduro come Naruto Shippuden: Ultimate Nija STORM, e qualche trovata interessante, come ad esempio la barra vigore atta a limitare i movimenti e l’abuso di determinate tecniche, il combat system  (arti marziali) si è dimostrato ancora ben lontano dal poter eguagliare la profondità della serie STORM.

I personaggi sono stati diversificati e ognuno di essi è specializzato in una particolare tipologia di combattimento: Sonic il Supersonico si è rivelato il più forte combattente a distanza ravvicinata, Tornado del Terrore si è distinta negli attacchi a lungo raggio.

La closed beta prevedeva la formazione di squadre da tre, la scelta degli eroi e la costruzione di un team bilanciato. Ma secondo i partecipanti alla beta, proprio il bilanciamento rappresenta, al momento, uno dei principali difetti di One Punch Man: A Hero Nobody Knows. La speranza di tutti è che Spike riesca a riequilibrare gli eroi più potenti o che possa “donare” specializzazioni altrettanto valide agli altri componenti del roster.

Tutti si sono domandati come gli sviluppatori avrebbero aggirato il problema di un protagonista invincibile, in quanto l’assoluto protagonista di One Punch Man, Saitama, è in grado di piegare qualsiasi avversario con un solo pugno.

I partecipanti alla closed beta hanno riconosciuto il merito a Spike di aver ideato un simpatico sistema per controbilanciare l’invulnerabilità di Saitama. Selezionabile solo e soltanto come terzo componente del team formato dal giocatore, il buffo eroe è comparso sul campo di battaglia con un ritardo di 300 secondi, con tanto di timer sempre presente sullo schermo. Di conseguenza, chiunque scelga di inserire Saitama nella propria squadra dovrà combattere per cinque minuti con un handicap non da poco: dover affrontare fino a tre personaggi avversari solamente con due lottatori.

Nel caso in cui questi vengano sconfitti prima dell’arrivo di Saitama, lo scontro sarà immediatamente perso; al contrario, il suo arrivo precluderà qualsiasi speranza di vittoria al nemico, in quanto il guerriero potrà annientare gli sfidanti rimasti con un semplice pugno. Si tratta, come dicevamo poc’anzi, di un compromesso tutto sommato ingegnoso, che tuttavia potrebbe alla lunga creare situazioni molto spiacevoli durante i combattimenti in multiplayer.

Infine, sul fronte tecnico, sono state segnalate delle animazioni goffe e a tratti legnose, che inevitabilmente intaccano la resa finale di modelli poligonali già poveri di dettagli. Insomma, il percorso che porterà One Punch Man: A Hero Nobody Knows ad un vero successo sembra ancora da chiarire. Nel frattempo, non ci resta che attendere l’uscita del videogioco.

One Punch Man: A Hero Nobody Knows – Pro e Contro


Segui il mio blog

Ottieni i nuovi contenuti, spediti direttamente nella tua casella di posta.

Progetta un sito come questo con WordPress.com
Comincia ora